Monleale
MACROZONA DI TORTONA
cap 15059
indirizzo: piazza IV novembre, 2
telefono: +39 0131 80191
indirizzo di posta elettronica: [email protected]
sito internet: www.comune.monleale.al.it
popolazione: 617
altitudine: min. mt. 184 – max mt. 442
tipologia: collina
Storia
Nel 1172 i signori del luogo cedono al Comune di Tortona un monte detto Monslegalis, affinché vi sia costruito un Castello. Già faudo degli Opizzoni, nel 1412 pass ai Visconti, nel 1555 ai uidobono, nel 1702 ai Calcamuggi, sino all’abolizione della feudalità. Negli anni 1779, nel 1783 e nel 1792 si registrano gravi carestie. Nel 1798 i Giani innalzarono con l’aiuto dei Francesi l’albero della libertà ed obbligarono a portare la coccarda. Nel 1801 primo anno della repubblica piemontese, grande festa ovunque e Messa cantata. Monleale era comune autonomo, fu soppresso e unito a quello di Volpedo nel 1929 e ripristinato dopo il 1947. L’acqua potabile vi fu condotta nel 1899 e distribuita nelle case nel 1922.
Turismo attivo
I turisti che giungono a Monleale entrano in Val Curone e salendo verso il crinale appenninico, scoprono un paradiso naturale di boschi, frutteti e vigneti: panorama d’ispirazione dei quadri del pittore Giuseppe Pelizza da Volpedo. E’ un posto ideale per belle passeggiate a contatto con la natura. Anche per questo è stato creato un percorso Vita Natura che inizia dal Centro Sportivo Augusto Massa dove si pratica hockey. Sei squadre portano i colori del Monleale con successo nazionale partecipando al Campionato Italiano Serie B e Campionato Giovanile.
Cosa vedere
Le ultime vestigia del Castello, un tempo munito di tre torri. L’antica chiesa di Monleale era situata tra il Monleale odierno e Bersano. La parrocchiale divenne prevostura nel 1789. Il campanile è del 1874. Nel 1747 la compagnia del Gonfalone terminava la costruzione del proprio oratorio: prima ufficiava la chiesa di San Giuseppe. L’oratorio di San Rocco.
Cosa gustare
Da Monleale è iniziata la rinascita di un vino quasi mitico: il Derthona Timorasso, insieme da qui partivano i tartufi che giungevano sulla tavola di Ludovico il Moro, in seguito dalla stazione dell’antico Tranvai “La Principessa Camilla”, nel mese di Novembre, trasportava il Tombolino bianco, ottenuto dal Timorasso e comperato da commercianti Svizzeri e Tedeschi. Nelle osterie locali c’erano le dispute per la scelta del migliore salame che oggi porta il nome della tradizione “Nobile del Giarolo”. La storia di oggi vede rinascere le bontà di allora: una Barbera, Croatina e Freisa ed altri vini alla conquista delle tavole più importanti d’Italia. Le nostre pesche vendute da Harrod’s sono ormai conservate in un particolare sciroppo tutto l’anno. In Monleale ha sede la Coop. Volpedo Frutta, che raggruppa 250 produttori di Monleale e dei paesi limitrofi della Comunità Montana Valli Curone Grue e Ossona; produce e commercializza sopratutto pesche, mele e pere. Per informazioni: tel. 0131/806607 e-mail [email protected] Inoltre, segnaliamo il Cons. Piemonte Obertengo, per imbottigliamento e valorizzazione dei vini – www.piemonteobertengo.it.