Ponti

Ponti

MACROZONA DI ACQUI TERME

cap 15010

indirizzo: piazza XX settembre,  1

telefono: +39 0144 596142 

indirizzo di posta elettronica: [email protected] 

sito internet: www.comuneponti.it

popolazione: 673

altitudine: min. mt. 187 – max mt. 567

tipologia: collina

Storia

Ponti vanta origini preromane, ne sono una conferma il nome Pontum, derivante dai ponti che i Romani costruirono sul fiume Bormida e la “Colonna Antonina”, pietra miliare della Via Emilia Scauria, che i si può ammirare sotto i portici del Palazzo Comunale. Facendo un salto nel tempo troviamo i Marchesi Del Carretto, i quali dominarono questo luogo come Signori assoluti. A testimonianza di questa nobile famiglia rimangono i ruderi del castello, sulla collina che domina Ponti. La principale tradizione rimasta è l’ultracentenaria Sagra del Polentone che si svolge la penultima domenica di Carnevale, che trae le sue origini nel lontano 1571, quando il Marchese Edoardo Del Carretto offrì la sua ospitalità ad un gruppo di calderai provenienti dalla Calabria (Dipignano).

Turismo attivo

A disposizione c’è un centro polifunzionale dove si può praticare il calcio, il tennis e il gioco delle bocce. Nel periodo estivo ogni spazio può essere adatto al gioco del pallone elastico nelle specialità “alla lunga” o alla “pantalera” In particolare il territorio di Ponti, considerato la sua conformazione, dolci colline ricoperte di boschi e prati, è un paradiso per gli amanti delle camminate, dei percorsi equestri ed in mountain bike. Da segnalare il “Sentiero delle Chiese delle campestri”, un percorso molto panoramico che collega sei chiese campestri toccando i Comuni di Ponti, Monastero Bormida, Castelletto d’Erro e Montechiaro d’Acqui. Esistono due possibilità: un percorso completo di circa sei ore e un anello più breve che richiede quattro ore di marcia. Un eccellente belvedere da cui ammirare tutta la vallata è il Borgo Vecchio localizzato in Regione Chiesa Vecchia.

Cosa vedere

Nel borgo vecchio completamente ricuperato, i ruderi del Castello e la vecchia chiesa di Santa Maria, in stile barocco. Nel portico del Palazzo Comunale (Piazza XX Settembre) la colonna Antonina risalente al II sec. D.C. Vicino alla chiesa parrocchiale di N.S. Assunta si trova l’oratorio di San Sebastiano,ufficiato un tempo dalla confraternita omonima, risalente al 1600. Sparse per la dolce campagna che circonda il paese si trovano la Chiesa di San Rocco e la Chiesa di San Martino

Cosa gustare

Certamente, legata alla Sagra, la polenta con frittata di uova, cipolle e merluzzi. In genere tutte le specialità della gastronomia piemontese: la “bagna cauda”, la finanziera (prelibatezza ormai di difficile reperimento), i ravioli al “plin” e per finire il “bunet” e il monte bianco (panna e marroni). Meritano un particolare richiamo i salami, i vini rossi e bianchi e le robiole di Roccaverano