Tra le fiere del tartufo

tartufi

Itinerari d’autunno in provincia di Alessandria

Il tartufo ed il suo mondo sono da sempre avvolti in un alone di mistero e di segreti, quasi di leggenda, frutto di “astuzie”, accorgimenti e intuizioni del “trifolau”, in un contesto di naturale bellezza che è il nostro territorio, splendido fra le brume mattutine di una terra ricca di storia e tradizioni.

Questo straordinario prodotto della terra, prezioso fungo ipogeo, arricchisce e rende raffinati i piatti più semplici della nostra cucina. Continua a stupire e ad affascinare uomini di lettere, semplici estimatori e studiosi come in una magica storia, fra le dolci colline del Monferrato.

Questo sito è dedicato ai cultori della buona tavola, ai turisti che vogliono vivere l’esperienza di degustare in loco i nostri prodotti al fine di assaporarne anche la storia e la cultura.

FUNGO O TUBERO?

I tartufi (classe ‘Ascomiceti’; ordine ‘Pizizali’; famiglia ‘Tuberacee’; genere ‘Tuber’) sono il corpo fruttifero (sporocarpo) di funghi che compiono il loro intero ciclo vitale sottoterra (funghi ipogei).
La parte esterna (peridio) può avere un aspetto liscio o sculturato ed essere di colore chiaro oppure scuro. La massa interna (gleba), di colore variabile (bianco, marrone, grigio,rosa, nero) è percorsa da venature più o meno ampie e ramificate che delimitano gli alveoli, nei quali sono immerse molte grosse cellule (aschi) che contengono le spore.

Le caratteristiche morfologiche del peridio, della gleba, degli aschi e delle spore sommate alla dimensione e ai caratteri organolettici, permettono l’identificazione della specie del tartufo. In base al modo in cui assorbono le sostanze organiche, tutti i funghi vengono suddivisi in tre grandi gruppi: a) saprotrofi, b) parassiti, c) simbionti. Il gruppo dei simbionti comprende le specie di maggior pregio e interesse culinario, come, ad esempio, il “fungo reale” o “ovulo buono”, il “porcino” e i pregiatissimi tartufi. I tartufi vivono in simbiosi con piante arboree e, grazie allo scambio di sostanze tra i due partner, producono il prezioso sporocarpo tanto gradito ai buongustai. Lo scambio avviene a livello delle radici della pianta arborea, in formazioni particolari chiamate micorrize, strutturate in modo caratteristico per ogni specie di tartufo.

LE DIVERSE SPECIE DI TARTUFI

L’individuazione delle diverse specie di tartufo si basa sulla forma, la dimensione, il colore, le ornamentazioni del perizio, l’aspetto della gleba, il profumo e il sapore. In Italia si raccolgono una decina di specie di tartufi e tra queste la più pregiata è il Tuber Magnatum Pico (tartufo bianco d’Alba o d’Acqualagna o Bianco pregiato.

1) TARTUFO BIANCO PREGIATO (Tuber magnatum pico):

Forma globosa, spesso molto appiattita e irregolare. Peridio giallo pallido o anche ocraceo con chiazze rosso-brune, mai grigio, liscio o lievemente papillato. Gleba percorsa da venature bianche molto ramificate, varia dal colore latte al rosa intenso. Può raggiungere le dimensioni di una grossa mela. Profumo molto notevole e quasi agliaceo. Sapore gradevolissimo, particolare, molto intenso.

2) TARTUFO NERO PREGIATO (Tuber melanosporum Vitt.):

Forma globosa. Peridio bruno-nero. Gleba di colore grigio-bruno o nero-rossastro, solcata da venature chiare e sottili, molto ramificate. Può raggiungere e superare le dimensioni di una grossa mela. Profumo aromatico. Sapore tipico, gradevolissimo.

3) BIANCHETTO (Tuber borchii Vitt.):

Forma globosa, spesso molto appiattita e irregolare. Peridio giallo pallido o grigio pallido o anche ocraceo con chiazze rosso-brune, liscio o con una lievissima peluria. Gleba percorsa da numerose venature chiare molto ramificate, varia dal carnicino pallido al rosso-bruno. Della grandezza di una noce. Profumo quasi agliaceo. Sapore gradevole.

4) SCORZONE (Tuber aestivum Vitt.):

Forma globosa. Peridio nero. Gleba sempre chiara. Può raggiungere le dimensioni di una mela. Profumo leggero, aromatico.

5) INVERNALE (Tuber brumale Vitt.):

Forma globosa. Peridio nero o ferrugineo scuro. Gleba bruno-scuro. Può raggiungere le dimensioni di in uovo. Profumo forte, gradevole.

6) NERO LISCIO (Tuber macrosporum Vitt.):

Forma globosa. Peridio nero-ferrugineo. Gleba bruno-rosata. Non raggiunge le dimensioni di un uovo. Profumo molto forte, gradevole.

7) TARTUFO DI BAGNOLI o ORDINARIO (Tuber mesentericum Vitt.):

Forma globosa, reniforme. Peridio nero. Gleba grigio-bruna. Profumo e sapore di poco pregio.

APPUNTAMENTI

Fiere nazionali

MURISENGO
43^ FIERA DEL TARTUFO
“TRIFOLA D’OR” – 6^ FIERA NAZIONALE
Domenica 14 e 21 novembre
Organizzazione e informazioni: Tel. +39 0141 993041-335 6517555
www.murisengo.com – www.fieradeltartufo.com
[email protected]

Domenica 14 novembre
ore 8.00: apertura fiera
ore 10.00: inaugurazione mostre artistiche “Espressioni della Terra” ed esposizione “Cortile Contadino”
ore 11.00: presentazione tartufi al banco di giuria
ore 12.00: premiazione migliori esemplari di Tuber Magnatum Pico con l’assegnazione della “Trifola d’Or” e della “Trifola d’argento”
ore 12.30: “Pasto del Trifolau” a cura della nuova Pro Loco di Murisengo
ore 15.00: giro in mongolfiera e coreografia d’aria dei rapaci
ore 16.00: intrattenimento e animazione bimbi
Domenica 21 novembre
ore 8.00: apertura fiera
ore 10.30: “A tu per tu con gli uccelli rapaci” – minicorso di falconeria
ore 11.00: presentazioni tartufi alla giuria
ore 12.00: premiazione migliori esemplari di Tuber Magnatum Pico e Tuber Melanosporum con l’assegnazione del “Bilancino” e dello “Zappetto d’Oro”
ore 12.30: “Pasto del Trifolau” a cura della nuova Pro Loco di Murisengo
ore 15.00: lezioni di bird-watching a spasso nel bosco
ore 16.00: intrattenimento e animazione bimbi

SAN SEBASTIANO CURONE
27^ MOSTRA MERCATO DEL TARTUFO
3^ FIERA NAZIONALE DEL TARTUFO
Domenica 21 novembre
Organizzazione e informazioni: Tel. +39 0131 786205
www.comunesansebastianocurone.it
[email protected]

9.30: apertura “Mostra Mercato del Tartufo”
12.30: “A tavola con il Tartufo” menu tipici a base di tartufo nei Ristoranti ed Agriturismi del territorio
15.30: Asta dei Tartufi bianchi e neri
Durante la giornata: degustazione di vini (nella Società di Mutuo Soccorso); Mercatino di prodotti locali; Mercatino dell’alimentazione naturale; Mercatino delle cose vecchie

Fiere regionali

ODALENGO PICCOLO
FIERA “TUFO & TARTUFO”
3^ FIERA REGIONALE DEL TARTUFO BIANCO
Sabato 9 e Domenica 10 ottobre
Tel. +39 0141 919226
[email protected]

BERGAMASCO
12^ FIERA DEL TARTUFO
3^ FIERA REGIONALE
Domenica 10 ottobre
Tel. +39 0131 777101
www.comune-bergamasco.it
[email protected]

ALESSANDRIA
25^ FIERA REGIONALE DI SAN BAUDOLINO
Domenica 7 novembre
Organizzazione e informazioni: Tel. +39 0131 31323
www.asperia.it
[email protected]

ACQUI TERME
6^ FIERA REGIONALE DEL TARTUFO
Domenica 28 novembre
Organizzazione e informazioni: Tel. +39 0144 770274
www.comuneacqui.com
[email protected]

Fiere locali

Tagliolo Monferrato
Sapori d’Autunno
Domenica 17ottobre
Tel. +39 0143 89171
www.comunetagliolo.it
[email protected]

Sardigliano
Fiera – Mostra Mercato Tartufi e prodotti enogastronomici locali
Domenica 31 ottobre
Tel. +39 0143 49000
www.comune.sardigliano.al.it
[email protected]

Trisobbio
Tarsobi, Tartufo e Vino
7^ Mostra Mercato del Tartufo Bianco e del Dolcetto d’Ovada
Domenica 24 ottobre
Tel. +39 338 1485428
www.comune.trisobbio.al.it
[email protected]

Cella Monte
19^ Sagra del Tartufo Bianco in Valle Ghenza
Sabato 7 e Domenica 8 novembre
Tel. +39 0142 488161
www.comunecellamonte.it
[email protected]

Avolasca
9^ Sagra del Tartufo
Domenica 7 novembre
Tel. +39 0131 876189
[email protected]

Serralunga di Crea
14^ Mostra Mercato del Tartufo Bianco
Domenica 7 novembre
Tel. +39 0142 940101
[email protected]

Tortona
9^ Mercato Mercato del Tartufo
Sabato 13 e Domenica 14 novembre
Tel. +39 0131 864297
www.comune.tortona.al.it – www.vivitortona.it
[email protected]
Camagna -14 NOVEMBRE 2010 – VI Rassegna della Fiera del Tartufo dal Grana al Rotaldo

STRADA DEL TARTUFO BIANCO D’ALBA NEL BASSO PIEMONTE

WWW.STRADADELTARTUFO.COM

La Strada del Tartufo Bianco d’Alba nel Basso Piemonte si snoda nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo, abbracciando il bacino collinare del Basso Piemonte, dove cresce il Tuber Magnatum Pico. Intorno al Tartufo Bianco pregiato si esprime un territorio di grande potenzialità turistica e culturale, esaltata dall’eccellenza gastronomica piemontese e dai suoi straordinari vini, conosciuti e apprezzati nel mondo.
• L’alta qualità della ristorazione e la tradizionale vocazione a un’accoglienza turistica di ottimo livello rendono il territorio della Strada un percorso di grande fascino, di sottili emozioni e di sicuro interesse.

Lungo la strada

La Strada del Tartufo Bianco d’Alba nel Basso Piemonte è il mezzo per leggere il territorio, decodificare e comprendere valori e identità.
è in questa splendida cornice che vi proponiamo un modo nuovo di “vivere la vacanza” associando la degustazione e l’acquisto del Tartufo Bianco d’Alba alla visita di tutto ciò “che è” il territorio del Tartufo Bianco d’Alba nel Basso Piemonte: cantine, aziende agricole, agroalimentari con spacci di vendita, agriturismi, beni culturali, paesaggi ecc.

• Una vacanza che si può definire “culturale” a tutti gli effetti, perché permette di entrare in un convivio”
reale con i luoghi e le genti delle terre del Tartufo Bianco d’Alba.

Da tesoro e risorsa

Tuber Magnatum Pico

Il Tartufo Bianco Pregiato è un tesoro di ineguagliabile valore per le colline del Basso Piemonte. Se Alba si è affermata come capitale del Tuber magnatum Pico, non si deve dimenticare che il Tartufo Bianco Pregiato nasce in tutto il bacino collinare piemontese a Sud del Po, con una grande ricaduta positiva sull’immagine e sull’economia dell’intera regione.

Nel 1996 è iniziata un’intensa attività di ricerca sul tartufo e il suo ambiente, promossa dal Centro Nazionale Studi Tartufo con sede in Grinzane Cavour. Il Centro Nazionale Studi Tartufo promuove ricerche in ambito scientifico con Università e con il CNR, lavorando sul territorio con il forte coinvolgimento di Province, Camere di Commercio, Comuni, Associazioni del Sud Piemonte presenti
nella Strada del Tartufo Bianco d’Alba.

La scienza e la tutela

Centro Nazionale Studi Tartufo

IL MISTERO DELLA RICERCA

Il Centro Nazionale Studi Tartufo, organizza la ricerca del tartufo, per singoli o gruppi (max 25 persone), un’escursione in tartufaia di due ore in compagnia di trifolao, cane ed una guida specializzata in grado di soddisfare qualsiasi curiosità.
Il tartufo è legato al territorio e al suo ambiente, alla magia dei boschi avvolti dalle brume autunnali.

Quando il tartufo ben nascosto in autunno trasmette il suo segnale, il trifolao ed il cane sono pronti a rispondere. Questa esperienza è rivolta a chi desidera conoscere il tartufo nella sua realtà, scoprire i segreti della cerca, dell’opera del cane ed i sapienti gesti del trifolao. Un’attività sempre identica col trascorrere del tempo, vera tradizione, immensamente affascinante nella sua semplicità.

Sono necessari abiti comodi e caldi, scarpe adatte e se la ricerca è programmata al calare delle tenebre una torcia elettrica. In caso di maltempo ci sarà la possibilità di trasformare la ricerca in un corso di analisi sensoriale.

INFO E PRENOTAZIONI: Centro Nazionale Studi Tartufo
Via Bricco 14 – Grinzane Cavour – tel. +39 0173 35833

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